1991 – Luigi Ghirri e i castelli valdostani
…sono felice di aver ritrovato i “pensieri” di Luigi Ghirri in Valle d’Aosta, pensieri che rischiavo di dimenticare.

…e provare ad andare oltre il solito "che carino"
1991 – Luigi Ghirri e i castelli valdostani
…sono felice di aver ritrovato i “pensieri” di Luigi Ghirri in Valle d’Aosta, pensieri che rischiavo di dimenticare.
Una esposizione apparentemente di agevole visione, giocosa ma dotta, con la caratteristica di essere interpretabile e godibile per i molteplici elementi di interesse.
con una macchinetta tascabile realizzava istantanee, all’apparenza foto ricordo, divertenti, disimpegnate… ma la scelta estetica era impressionante, unica, precisa, e quelle “istantanee” in realtà raccontavano un modo di vivere, una sintesi di intendere la vita, sintetizzavano un mondo preciso; la volontà di intercettarlo, di raccontarlo quel mondo e quella vita era stata l’idea geniale di Claude Nori.
perché la semplificazione estrema e la banalizzazione di un argomento complesso e di complicata soluzione coglie il “sentire” popolare e fa proseliti ovunque?
Esiste una legge dal 1949 che obbliga la presenza dell’arte là dove esiste edificio pubblico.
Artista, P.R. e gallerista, con internet puoi… e se invece ognuno facesse il suo lavoro?