
#Tendenze sociali di Gianfranco Maccaferri
Nel letto gli italiani non sono religiosamente ortodossi, di qualsiasi religione essi siano.
Perché, rigidamente, tutte le religioni individuano nella vagina l’unica parte del corpo che può essere penetrata, escludendo rigorosamente altre possibilità. Tutte le religioni interpretano severamente la funzione procreativa dell’atto sessuale escludendo altre forme di divertimento sessuale.
Niente sesso orale, anale, bondage, a tre… se sei cristiano, musulmano, ebreo, religiosamente praticante e osservante… il rapporto sessuale può essere solo uno!
E invece il Censis ci racconta che le abitudini e piaceri sessuali degli italiani (tra i 18 e i 40 anni) sono tutt’altro che rispettose delle religioni. 3 italiani su 4 separano il divertimento sessuale dall’amore ortodosso.
Quello che non si riesce ad applicare nella vita sociale e politica, cioè l’indipendenza dalla religione (perché all’inaugurazione di una scuola, di un ponte, di una caserma, di ogni edificio pubblico, ci deve essere il parroco o il vescovo? perché a ogni celebrazione e ricorrenza ci deve essere una messa?) questa indipendenza si riesce ad applicarla disinvoltamente e senza remore morali quando si fa sesso:
oltre l’80% degli italiani pratica il sesso orale!
oltre il 33% degli italiani pratica il sesso anale!
oltre il 13% ha rapporti sessuali a tre o più persone!
il 12,5% ama praticare bondage e sadomaso!
Solamente meno del 10% dichiara di non avere praticamente una vita sessuale o di avere rapporti estremamente rarefatti nel tempo.
Che gli italiani abbiano imparato a divertirsi sessualmente e dimostrato di essersi liberati dalla morale religiosa, lo si capisce dal confronto di due dati molto eloquenti: solo il 21% dichiara di usare regolarmente un anticoncezionale, ma non si è verificato nessun incremento delle nascite …anzi è in continua decrescita.
Quindi: si fa sesso, ci si diverte molto e spesso, non si usano anticoncezionali, ma non nascono figli!
Dimostrazione che il rapporto sessuale religiosamente invocato non è più il preferito dagli italiani ne tanto meno è molto praticato.
Fa riflettere che la liberazione sessuale sia giunta al punto che il sesso e l’erotismo praticati sono liberi da tabù morali e religiosi, mentre la vita pubblica ne è ancora tristemente intrisa.
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